“What?”“You can’t ride a bicycle in two. Get off !”
Sembra piuttosto incazzato. Scendo. La macchina riparte, svolta a sinistra e sparisce. Io salgo di nuovo sulla bici. Tempo di due o tre pedalate – erano tre, sicuramente – e questa volta ci si affianca un furgoncino della polizia. Sembra uno scherzo ma giuro, è tutto vero. Il poliziotto a lato passeggero, più grosso, rasato e incazzato di quello di prima, inzia ad abbaiare delle consonanti e delle vocali che, qui mi dicono, prendono il nome di svizzero tedesco.
“What?”“You can’t ride a bicycle in two. Get off !”
Deve essere l’unica frase che imparano in inglese. Scendo, mi avvicino al furgoncino sbiascicando qualcosa del tipo: “Really?”Per molto meno c’è chi qui in Svizzera è stato trasformato in un Emmenthal.
“Yes. Get off and walk!”
Per scendere, comunque, sono già sceso.
Il furgoncino riparte, svolta a destra e sparisce. Io salgo ancora un’altra volta sulla bici. Ripartiamo. Niente più macchine della polizia, niente più furgoncini. Penso. Penso a cosa potrebbe succedere se ci fermasse lo stesso poliziotto di prima. A cosa avrebbe potuto succedere. Il pensiero dura esattamente un millesimo di secondo: in fondo, chissenefrega!!!
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