Quindici minuti sotto la
pioggia battente. Inzuppati peggio di un cantuccio dentro al vin santo, facciamo il nostro ingresso ore tredici punto zero zero, perfettamente in orario, al
Gioia, ristorante
fusionvegetariano per palati fini e portafogli spessi.
Spumante per iniziare. Doppio spumante. Stuzzichino provocatorio - a quanto dice il cameriere - di
finto carpaccio guarnito con qualcosa e accompagnato da qualcos'altro. L'unica cosa di
provocatorio sono le dimensioni, adatte forse a un uomo che non superi i dieci centimetri di altezza. Passiamo al primo: uovo finto fatto di bla bla insiema a cubo vero fatto di blu blu.
Il cameriere spiega, e noi facciamo sì sì con la capoccia.
Vino bianco. Ancora vino bianco. Arriva il piatto principale, accompagnato da un dubbio amletico:
passeggiata nel bosco o
felicità? Opto per la seconda scelta, visto il tempo. Pochi minuti dopo si materializza davanti a me un piatto. Dentro al piatto, un
tortino visibile solo al microscopio elettronico con delle fogliacce vendute come insalata. Vino bianco. Quando arriva il dolce, lo stupore ha il sopravvento: buoni gli antipasti, ma il resto? Certo che il tortino di cioccolato, anche se è grosso quanto una mia nocca, è davvero prelibato. Vino bianco. Caffè che, a quanto pare, è un vero caffè, niente provocazioni o finti bla bla bla. Sono felice. Esco, cammino sotto la pioggia e sono felice. Mi fumo una sigaretta e sono felice. Sono felice, felice. Per forza, ho preso il piatto
felicità. Per forza,
sono ubriaco, porca puttana!!!
2 commenti:
ma in che posti vai ostia!
metti in link di questo posticino. Dobbiamo cominciare a condividere i posti in cui andiamo a mangiare sui nostri blog. CPer citare lo zio "il pericolo vaselliname" con la crisi è ancora più alto.
Io in cambio segnalo un sushi bar in via de amicis. Come Ibrahimovic essenziale ma coinvolgente.
Bella Sandrin: adesso recupero il nome del locale e lo posto... Ho capito qual è il sushi di De Amicis, lo hanno aperto non molti mesi fa: assolutamente positivo!!!
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