lunedì 1 dicembre 2008

Tre chilometri con un litro. Di alcol

Se verso le cinque del mattino di una piovosa e fredda domenica milanese, dopo una serata passata sulle piste da ballo a imitare Tony Manero, decidete di tornarvene a casa a piedi, potetete essere sicuri di due cose:

1 Farà un freddo cane

2 Siete ubriachi

Nel mio caso, il punto due diventa "siete molto ubriachi". Il punto uno, "un freddo cane e bastardo". Certo, avrei potuto scroccare un passaggio, ma temevo per il mio stomaco, una bomba a orologeria: alla prima curva sarebbe sicuramente deflagrato. E poi, avevo voglia di fare due passi. Così, me la sono fatta tutta a piedi, la strada. Trenta minuti. Credo avrei potuto metterci di meno, ma barcollando il percorso diventa molto più lungo. Non ho incontrato anima viva. Solo io - più morto che vivo, a dire il vero -, qualche macchina di passaggio, i miei pensieri - foschi - e il freddo, che credo mi avesse congelato il rum nelle vene. Pensavo di aver smaltito la sbornia, ma mi sbagliavo di grosso. Be', certo, a meno che il mio appartamento non avesse deciso tutto d'un tratto di roteare vorticosamente...

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