giovedì 29 gennaio 2009

Notizie dal mondo 6


A tutti gli impiegati IKEA: non montatevi la testa...


Clamoroso: Dio soffre di depressione!!!


Zurigo. La televisione spazzatura dove si getta? Panico nella popolazione


Maratoneta arrestato per spaccio di acido lattico


Scoperta rivoluzionaria: la domenica inventata appositamente per le partite di calcio


Ferrovie dello Stato. Si avvisano i gentili clienti che il treno dei desideri di Paolo Conte partirà con un ritardo di tre mesi.


Gli Stati Uniti ti sono amici. Così inizia la lettera che Obama ha indirizzato a Babbo Natale


Uno studio scientifico rivela che chi beve due litri di alcol al giorno fa fatica a concentrarsi


Ciubecca di Guerre Stellari fa outing: sono gay!!!





mercoledì 28 gennaio 2009

Tutta teoria, niente pratica

Sono in un momento di stallo. Vorrei dire tante cose, ma non riesco a dirle. Vorrei scrivere tante storie, ma non riesco a scriverle. Vorrei sviluppare tutte quelle idee musicali che negli ultimi mesi hanno trovato spazio nella mia testa, ma non ci riesco. Sì, il tempo gioca la sua parte. Ne avessi di più. Più che altro, mi sento svuotato. Strana sensazione. Intanto, inizio a pensare alla partenza. Un mese. A volte mi sembra che non sarò mai in grado di organizzare tutto quanto. Overwhelmed, come direbbero gli inglesi. Non sono una persona molto pratica. Ho passato la mia vita in mezzo ai libri e alla musica. Sogno a occhi aperti. Uso a fatica un cacciavite. Non so montare un mobile dell'ikea. Bollette e banche, per me, sono un mistero. Non so stirare. So fare la pasta, ma senza il sugo, le uova e la bistecca ai ferri. E basta. Sono abitudinario, la quotidianità mi permette di convogliare le energie nei processi creativi. L'eccezione mi mette a disagio. Manca un mese. Di sicuro l'esperienza mi farà maturare. Sono un ragazzino dentro a un corpo di trentenne con il cervello da novantenne. Presto troverò un mio equilibrio. O forse no. Forse non è importante. Vado a letto...

sabato 24 gennaio 2009

Il gelo sopra Berlino


Questo mi aspettavo lunedì sera, mentre il mio aereo atterrava su suolo tedesco. Invece, sorpresa, fa più freddo a Milano.

Dietro di me è seduta una delle ragazze più belle che abbia mai visto. Davvero. Di fianco a me, invece, un italiano, che decide di conversare per tutta la durata del viaggio. E io che pensavo di riuscire a dormire almeno per un'ora...

La ragazza, quella bella, sta aspettando il taxi. La raggiungo. Neanche trenta secondi e il taxi arriva. Lei sale e io sto lì, impalato, a guardare mentre se ne va. La vita, a volte, è così.

La mia stanza di albergo è una mini suite. All'inizio credo che abbiano fatto un errore. Poi, me ne faccio una ragione.

Martedì. Giornata di meeting. Presentazione del nuovo team di lavoro, stile americano. Si cena alle sette, ristorante italiano. Siamo in ventidue, ordino tre bottiglie di chianti. Qualcuno non beve. A fine cena le bottiglie sono diventate tredici, le sambuche e gli amari non si riescono a contare. A eBay le cose si fanno in grande. Torniamo all'albergo. Cuba libre. Usciamo, alla ricerca del Solar, locale situato al tredicesimo piano di un palazzo. La vista è spettacolare, ma il posto, a parte poche coppiette, è vuoto. Peccato. Cuba libre. Alle due e mezza siamo di ritorno. Svengo sul letto.

Mercoledì. Risveglio complicato: rimango ubriaco per buona parte della giornata, che si articola in altri meeting, team building e tante belle parole. Alle cinque sono di nuovo in albergo. Pisolino. Alle sette - di nuovo - altra cena. Moderatamente alcolica: scolo una birra e metà bottiglia di vino. Alcuni di noi, dopo, vanno in questo locale di Berlino Est, dalle parti di Rosa Luxemburg Platz, un locale russo, piuttosto famoso. Cuba libre. Una mia collega ci parla iniziando in francese, continuando in spagnolo, abbozzando un italiano e concludendo con l'inglese. Mah... Torniamo all'albergo. Cuba libre.

Giovedì. Meeting, team building e lavoro. Volo alle 18 e venti. A casa per le dieci. Distrutto. E tra un mese si riparte.

p.s. Diario parziale e telegrafico, tant'è che non ho citato la cosa più importante: Berlino, sede di eBay compresa, è piena di belle, bellissime ragazze...

sabato 17 gennaio 2009

E meno male che oggi è venerdì...

Tempo fa mi sono chiesto cosa succederebbe se mi reincarnassi in una dentiera. Mi rendo conto che è una domanda assurda. Tanto per cominciare, dovrei sapere il modello di dentiera. Comunque, oggi pomeriggio, mentre cercavo, invano, di portare a termine il lavoro, ho desiderato, per un istante, di trasformarmi, se non proprio in una protesi, in qualcosa di inanimato, magari con meno incisivi - ma quante virgole ho messo?!!

Avrei dovuto firmare il contratto. Tempo indeterminato. Solo a scriverlo, inizio a sudare copiosamente. Le trattative sono state faticose e si sono protratte per più di un mese. Loro volevano questa firma. La invocavano. La aspettavano. Problema: il loro legale è in vacanza. Quindi? Quindi io firmo, dopodiché firmerà anche il legale. Fremono. Non stanno nella pelle. Mi coccolano, mi viziano. Mi inviano il contratto. Lo leggo. Bene. Perfetto. Peccato che il cognome sia sbagliato. Un'inezia...

Sono due settimane che non fumo. Non credo che i produttori di tabacco verranno a protestare.

La gente non ama il confronto dialettico e, appena è a corto di argomenti, alza il tono della voce. Più forte, però, non è più ragione.

Scambio di battute via mail tra colleghi in vista del meeting di Berlino di settimana prossima. Io, di certo, non mi risparmio. Così, la mia - futura - capa, in risposta a una mia mail condita di humour - o a qualcosa che dovrebbe vagamente assomigliargli - scrive: "Are you sure you are not British?". Devo prenderlo come un complimento o cosa?

giovedì 15 gennaio 2009

Notizie dal mondo 6

Dio, dopo aver fatto passare gli ebrei guidati da Mosé, richiude le acque del Mar Rosso, uccidendo migliaia di egiziani. Pronta condanna dell'ONU: una reazione totalmente sproporzionata!

Lite tra Annunziata e Santoro: la giornalista, invitata per discutere del dramma israelo-palestinese, accusa la trasmissione di essere schierata al 99,9% con i palestinesi, si alza e se ne va. Secca la replica di Santoro: non dire scemenze! Siamo schierati al 100%!

L'uomo di Neanderthal era una donna!!!

Annunciati i prossimi concorrenti del GF: la donna cannone, l'uomo lupo e Dario Baldambembo con amico

Rapinatori dislessici fanno irruzione in banca: nima in atlo, quetsa è una pirana! Nessuno li capisce...

Nuova manovra economica del governo: contro la crisi economica, previsti nella Finanziaria sostanziosi tagli nella popolazione

Obama smentisce i giornalisti: se fossi nero, me ne sarei accorto

Scoperta una nuova nota: era tra il di-re e il fa-re

Giornalisti analfabeti gettano scompiglio negli ospedali con la tragedia della striscia di Garza

Gli OGM cambiano i proverbi: meglio una gallina oggi o un uovo domani?

mercoledì 14 gennaio 2009

Questo è un post surrealista

L'uno è composto da tre lettere, così come il due. Il tre da tre. Il quattro da sette, il sette da cinque, il cinque da sei e il sei da tre. Non significa niente, ma questo è un post surrealista. Numeri, solo numeri: non contano niente, ma tutto questo è senza senso, perché questo è un post surrealista. Se fossi un surrealista, post post post, tic tac tic tac, ma sono un post surrealista che fa un post surrealista. Come gli altri sono un numero, e anche se conto, alla fine con conto nulla. Perché? Perché questo è un post surrealista...

martedì 13 gennaio 2009

Cinque motivi per e cinque motivi per non


Cinque buoni motivi per non alzarsi dal letto la mattina:


1 Il giudizio universale non è ancora arrivato

2 Fuori fa così freddo che mi si incolla la lingua al palato

3 Ho un erezione che durerà almeno altri venti minuti

4 Non vado in ufficio da tre settimane e devo leggere settemila mail, tutte urgentissime

5 Non mi ricordo chi sono


Cinque buoni motivi per alzarsi dal letto la mattina:


1 L'appartamento è avvolto dalle fiamme

2 In ufficio si sono accorti delle mie tre settimane di assenza

3 La vescica sta per implodere

4 Devo andare a ritirare il Nobel

5 Be'... il letto non è il mio

lunedì 12 gennaio 2009

Pensavo

Quando ho tempo, mi piace camminare. Uscito dall'ufficio dopo le sette, ho deciso di prendermelo. Così, sfidando il clima polare, infilato dentro al piumino, cappello e cappuccio calato, sono tornato a casa a piedi. E quando cammino, mi piace pensare. Pensavo ai miei passi, chissà quanti sono? Pensavo a Milano e la guardavo, come un innamorato. Mi mancherà. Pensavo all'amore, che non c'è più, ma non se ne va mai. Pensavo a quello che non ci sarà più, ma poco, solo un istante, il tempo di un altro passo. Pensavo a lei. Pensavo a tutto quello che mi succede intorno e alla vita, che se ne frega. Pensavo a me, a quello che sono stato, a quello che diventerò. Pensavo a tutto ma, in fondo, non pensavo proprio a niente. Pensavo... pensavo che è dura. Pensavo che forse era meglio se smettevo di pensare. Pensavo che un giorno chiuderò gli occhi e... e non riesco neanche a pensarlo. Neanche un po'...

giovedì 8 gennaio 2009

Notizie dal mondo 5

L'ONU dichiara: "Nella Torah, tutte le guerre combattute erano ingiuste e sproporzionate: da una parte, popoli che attaccavano con sassi, frecce, spade e lance, dall'altra, questi ebrei, che combattevano sempre con Dio a loro fianco..."

Crisi del gas: Scaroni, amministratore delegato dell'ENI, dice di non preoccuparsi, perché dalla Russia importiamo solo il 30% del nostro fabbisogno. Solo? Non c'è neanche bisogno di inventare la notizia, questa volta, per fare ridere. O piangere...

Sud Italia: la Mafia promette nuovi posti di lavoro. Le Borse chiudono in rialzo

Steve Job rassicura gli azionisti: non sto morendo. E non è vero nemmeno che ho un virus: quelli sono solo roba di Microsoft

Gli scienziati stabiliscono: il colpo d'occhio non fa male, l'occhio della testa sì

Clamoroso: E.T. era un alieno completamente idiota!!!

Terremoto a Milano: subisce danni solo la Borsa, che cade in picchiata







mercoledì 7 gennaio 2009

Salute! Che se ne va...

Se fossi Maccio Capatonda, probabilmente direi qualcosa del tipo "Dottore chiami un dottore!!!". Non essendolo, è anche probabile che io non abbia contratto il temibile virus de "La febbra", ma che non abbia altro che una semplice influenza. Difatti, lunedì, quando mi sono alzato dal letto, mi sono sentito come uno preso a cazzotti per tre minuti da Mike Tyson, quindi infilato in una centrifuga e lasciato girare per una ventina di minuti. Così, il sospetto di non stare poi così bene ha incominciato a frullarmi nella testolina. Sospetto che, con la prova del termometro, è diventato una certezza. Niente di grave. Peccato, però, visto che oggi avrei dovuto trovarmi a Zurigo per visitare la città. Peccato. Peccato, perché a Milano una nevicata così non la vedevo da anni e avrei voluto uscire e godermi lo spettacolo, invece di rimanere attaccato alla finestra a guardare i fiocchi cadere - e che silenzio, a Milano, quando nevica... E ora? Niente, aspetto... Ah, avete mai visto una foca tossire? Venite a trovarmi a casa...