martedì 6 aprile 2010

Dio le fa e poi le accoppia


“Cosa bevete?”
Io non sono neanche a metà della mia birra, il farmacista, quello bello, ha appena iniziato ad aspirare dalla cannuccia un sano cuba libre, ma il barattolo pettinato, moderno babbo natale con un sacco pieno di free drink, insiste.

“Cosa bevete? No, perché tra un’ora il bar chiude

Sia mai che non riusciamo a raggiungere la quota di alcol stabilita dal governo per rendere i propri cittadini degli onesti alcolizzati.

“L’ultima volta che sono venuto qui”, mi dice il farmacista, riferendosi al locale della Milano bene dove i giovani della Milano bene, per dimostrare quanto sono Milano bene, si divertono prendendosi a bottigliate in testa e a cazzotti in faccia, “è stato forse un anno fa, quando ti sei presentato un paio di migliaia di volte con quella mia cliente, E., ti ricordi?”

E come faccio a non ricordarla? Si sa che a parlare del diavolo, spuntano le pentole. O le corna? Dal nulla di una Milano svuotata dall’esodo pasquale, ecco comparire lei, E., accompagnata dall’ombra della sorella. Gemelle siamesi di neurone. Il farmacista fa gli onori di casa e lo spacciatore di consumazioni alcoliche e io dobbiamo, a fatica, mentre ci presentiamo, mantenere un certo contegno, evitando di cadere vittime di risate isteriche che potrebbero causare letali attacchi apoplettici. Purtroppo, le emozioni regalate non sono paragonabili a quelle del maggio scorso. A far la parte del leone, però, oggi tocca alla sorella.

“Ah, vivi in Svizzera?”
“Sì, a Zurigo”
Noiosa la Svizzera
“Be’, ma Zurigo non è esattamente come il resto della Svizzera”
“Ah, sì, però la Svizzera è noiosa. Bella ma noiosa. Almeno, si dice, no?”

Annuisco con la testa. Già vivo nel terrore di dovermi ripresentare almeno un altro paio di volte, preferisco assecondarla.

“E cosa fai a Zurigo?”
“Lui è un nuotatore professionista, non vedi il fisico?”, risponde con un sottile velo d’ironia il pettinato dei pettinati.
“Ah, davvero?”

Reggo un po’ il gioco, poi confesso: “No, sono lì per lavoro”
Ah, pallavolo?!”

Signore, ti prego, liberami dalla terra d’Egitto e rendimi sordo per la prossima mezz’ora… Le sorprese non sono ancora finite. Alcuni minuti dopo il nano da giardino di Versailles è impegnato a conversare con una ragazza mai vista prima. Da sobrio, intendo, perché ben presto scopro di averla conosciuta diversi cuba libre fa a una conferenza tenuta al The Club da preti, rabbini e imam sul tema ‘Google maps e il lungo cammino verso Dio’.

“Ma tu sei quello che lavora a eBay? Sei un mito!!! Sei quello con il cognome strano. Aspetta, com’è che era? Z… Za… Zovirax!”

Zovirax?

“Tipo, no? Com’è esattamente il tuo cognome?”
“Ro.......g”

Ammetto che in entrambi c’è una ‘r’ e una ‘o’, però sarebbe come scambiare Ahmadinejad per un essere umano solo perché ha una scatola cranica. Voglio dire, non mi sembra abbastanza.

“Sì, Zovirax, e i virus se li porta tutti via”

Certo, il medicinale preferito dalle casalinghe disperate.

“Comunque, da sobrio non sei affatto male”

Eh, lo so. Trasformazione. Eravamo in due ad avere lo stesso problema. Hulk, però, è diventato molto più famoso di me. Buona settimana a tutti.

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